Come si cura la piorrea? Cause, sintomi e soluzioni efficaci

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Come si riconosce e come si cura la piorrea? Se sospetti di soffrire di parodontite o hai già ricevuto una diagnosi, non perdere l’approfondimento.

Come si cura la piorrea?” Non è un caso che questa sia la ricerca più diffusa tra chi ricorre a Internet per cercare informazioni a seguito di una diagnosi allarmante.

In questo articolo esploreremo le cause e i sintomi della parodontite per arrivare a spiegare come si cura la piorrea in modo efficace.

Come curare la piorrea: 4 domande importanti e 4 risposte chiare

Prima di spiegare come curare la piorrea rispondiamo ai quattro interrogativi più diffusi tra chi ha ricevuto una diagnosi di parodontite o teme di averne individuato i sintomi.

Che cos’è la piorrea dentale?

Capire cosa è la piorrea è il primo passo per riconoscerla e, successivamente, risolverla: con il termine “piorrea” o “parodontite” si fa riferimento a una malattia infiammatoria orale cronica che distrugge progressivamente le strutture portanti dei denti, provocando mobilità e caduta.

Perché viene la piorrea?

Spiegare come viene la piorrea non è semplice, perché l’infiammazione può emergere in concomitanza di fattori genetici, sistemici, ormonali o comportamentali. Ad ogni modo, le cause più diffuse sono igiene orale insufficiente, predisposizione genetica, diabete, fumo, stress, cambiamenti ormonali e condizioni mediche particolari.

Come si manifesta la piorrea?

Tra i sintomi più comuni della parodontite troviamo sanguinamento durante lo spazzolamento; arrossamento e gonfiore delle gengive; alitosi persistente e, quando la piorrea avanza, mobilità dentale seguita da formazione delle “tasche parodontali”, ossia di spazi tra dente e gengiva all’interno dei quali si accumulano placca e batteri.

Con la piorrea si possono mettere i denti fissi?

Per fortuna, sì! Anche chi soffre di parodontite può ricorrere a impianti dentali fissi, purché si affidi a uno specialista capace di curare l’infiammazione, stabilizzare la salute gengivale e offrire una valutazione personalizzata.

Come prevenire la piorrea?

La miglior prevenzione della piorrea consiste nella pratica di un’igiene orale quotidiana completa (spazzolino, filo interdentale, scovolino) associata a controlli regolari dal dentista, una pulizia professionale ogni sei mesi e l’eliminazione di un’eventuale abitudine al fumo.

Ecco come curare la piorrea in modo efficace

Sapere come si cura la piorrea dei denti in modo risolutivo può aiutare chi teme (o si trova ad affrontare) una diagnosi di parodontite a prepararsi al meglio al trattamento odontoiatrico.

Ecco una brevissima guida agli step più comuni tra le soluzioni appartenenti ai protocolli dentistici:

  • Igiene orale professionale

Parlare di pulizia profonda dei denti è il primo passo per capire come si cura la piorrea dei denti in modo efficace. Soltanto una rimozione professionale del tartaro e della placca, infatti, può dare alla bocca reali possibilità di sconfiggere l’infiammazione.

  • Levigatura radicolare

Un obiettivo importante come combattere la piorrea può richiedere anche trattamenti particolari come la levigatura radicolare, una pulizia profonda che si spinge sotto il bordo gengivale per rimuovere placca, tartaro e batteri, ma non solo: lisciando la superficie delle radici dentali, questa operazione evita che le incrostazioni possano riformarsi facilmente.

  • Chirurgia parodontale

Nei casi di piorrea più gravi può rendersi necessario un intervento chirurgico che possa riparare i tessuti danneggiati e rigenerare l’osso in modo da interrompere i processi degenerativi e la perdita dei denti. Alla chirurgia, inoltre, spesso si accompagna una terapia rigenerativa a base di materiali che favoriscono la ricostituzione dei tessuti parodontali.

Ora che sai come riconoscere e come curare la piorrea dei denti, non rimandare: se hai notato sintomi sospetti o hai già ricevuto una diagnosi di parodontite, contatta il nostro team per individuare la soluzione più adatta a te.

All On 4 VS All On 6: quale soluzione implantare scegliere?

impianti dentali all on 4 o all on 6. Dentisti Croazia

All On 4 o 6? Cosa cambia a livello pratico e come si riflette sulla spesa? Ne parliamo in questo approfondimento dedicato agli impianti dentali.

Quando parliamo di All On 4 o All On 6 facciamo riferimento a due diverse tipologie di impianti dentali, ma quali sono le differenze che li caratterizzano e in che modo (e quanto) possono modificare la spesa totale richiesta dall’intervento?
In questo approfondimento affrontiamo ogni questione in modo semplice e accessibile: continua a leggere per saperne di più.

All On 4 o All On 6? Ecco le differenze

Com’è possibile intuire già dai rispettivi nomi, gli impianti All On 4 e All On 6 si differenziano per il numero di impianti dentali inseriti all’interno della struttura ossea allo scopo di sostenere la protesi fissa dell’intera arcata superiore o inferiore.
Nello specifico, la scelta tra impianto All On 4 o All On 6 si basa sulla situazione del singolo paziente: in caso di atrofia ossea o necessità di un intervento rapido si propende solitamente per un All On 4, mentre in presenza di maggiori volumi ossei si opta per un All On 6 in modo da massimizzare la stabilità a lungo termine dell’impianto.

All On 4 VS All On 6: tutti gli aspetti

Ampliamo il nostro approfondimento andando a guardare più da vicino le specificità che caratterizzano il confronto All On 6 e All On 4:

  • numero degli impianti: nel caso di un All On 4 sono presenti due impianti anteriori dritti e due impianti posteriori con inclinazione compresa tra trenta e quarantacinque gradi, mentre nel caso di un All On 6 tutti gli impianti presentano un posizionamento dritto o con inclinazione minima;
  • obiettivi: nel confronto All-On 4 VS All-On 6, l’obiettivo della prima opzione è sfruttare al meglio l’osso disponibile per evitare innesti, mentre quello della seconda è offrire una migliore distribuzione del carico che si traduce in una maggiore stabilità nel tempo;
  • tempistiche: spesso un impianto All On 4 consente un carico immediato, ossia la possibilità di ottenere denti fissi in 24-72 ore, mentre una soluzione All On 6 richiede tempi di trattamento superiori che possono raggiungere anche i 3-6 mesi.

All-On 4 VS All-On 6: quanto costano?

Quando la scelta tra impianto All On 4 o 6 è dettata anche dal budget a disposizione, è molto importante conoscere anche le fasce di prezzo orientative richieste per i rispettivi interventi.
Nel caso di un impianto All On 4, ad esempio, il budget medio richiesto in Italia oscilla tra i settemila e i dodicimila euro, mentre una soluzione All On 6 si colloca tra i diecimila e i sedicimila.
E in Croazia?
Per chi si affida alle nostre cliniche convenzionate, il risparmio medio (considerando anche le spese di vitto e alloggio) si assesta sul 30-50%, arrivando a €4.500-7.500 per un All On 4 e ad €6.000-€9.000 per un All On 6.

Non sai ancora se per la tua bocca sarebbe più consigliabile un All On 4 o 6? Prenota un consulto con i nostri uffici e ti daremo tutte le informazioni che cerchi: contattaci qui.

Pulizia dei denti: costi, benefici e modalità

pulizia dei denti Croazia - Dentisti Croazia

In cosa consiste la pulizia dei denti, perché è così importante farla e quanto può costare un trattamento professionale completo? Scopriamolo insieme.

La pulizia dei denti dovrebbe rientrare nelle buone abitudini condivise da tutti, eppure solo un terzo degli italiani si reca dal dentista almeno una volta l’anno. Se vuoi scoprire in cosa consiste la pulizia dei denti professionale, perché è così importante e ogni quanto andrebbe programmata per il massimo della salute, continua a leggere il nostro piccolo approfondimento.

Pulizia dei denti e lavaggio a casa: cosa cambia?

La pulizia dei denti svolta dal dentista è una procedura molto diversa dal semplice lavaggio svolto quotidianamente nel comfort casalingo.

A differenza della detersione con spazzolino elettrico o manuale, infatti, le pulizie dei denti professionali, conosciute anche come “detartarasi”, consentono di rimuovere a fondo placca, tartaro e macchie con un’efficacia e una precisione irraggiungibili anche per le persone più rigorose.

Pulizia dei denti: come si fa?

Sapere come si fa la pulizia dei denti e da quali passaggi è composta può aiutarci a comprendere meglio la differenza sostanziale che intercorre tra questo procedimento professionale e la cura quotidiana svolta a casa.

Quella che segue è una descrizione semplice ma precisa di come funziona la pulizia dei denti eseguita dall’odontoiatra o dall’igienista dentale:

  • esame preliminare: prima di effettuare la pulizia dei denti vera e propria, il professionista controlla lo stato di salute complessivo della bocca per valutare il benessere di denti e gengive;
  • detartarasi: la prima fase tecnica della pulizia dei denti dal dentista è la rimozione del tartaro, che viene effettuata mediante l’utilizzo di strumenti manuali e a ultrasuoni che consentono di operare con successo sia sopra che sotto il bordo gengivale.
  • rimozione della placca: la pulizia prosegue con la rimozione della placca, ossia della pellicola batterica che si forma sulla superficie dei denti e che, in mancanza di interventi regolari, può causare carie e gengiviti;
  • lucidatura: al termine della pulizia dei denti dal dentista viene effettuata la lucidatura tramite l’applicazione di una pasta delicatamente abrasiva che rende il sorriso più liscio e brillante oltre che contrastare l’accumulo di nuova placca.

Alla fine della pulizia dei denti, inoltre, il professionista coinvolto potrà consigliare trattamenti aggiuntivi come la fluoroprofilassi oppure condividere consigli personalizzati sulle modalità di spazzolamento, sull’utilizzo del filo interdentale e sulla scelta degli accessori di pulizia più adatti alla singola bocca.

Pulizia dei denti: ogni quanto farla?

Una delle domande più comuni riguardo a questa pratica è la frequenza ideale con la quale dovrebbe essere effettuata, ma per capire ogni quanto fare la pulizia dei denti per mantenere la bocca in salute è necessario un approccio personalizzato: nonostante la frequenza consigliata standard sia ogni sei mesi, infatti, ci sono persone che hanno necessità di ricorrere alla pulizia dei denti dal dentista ogni tre mesi, oppure, al contrario, che possono attendere anche un anno tra una seduta e l’altra.

Quanto costa la pulizia dei denti?

Concludiamo il nostro approfondimento dedicandoci a uno degli interrogativi più diffusi tra i nostri pazienti: quanto costa una pulizia dei denti completa?

Se in Italia la risposta oscilla tra gli ottanta e i centodieci euro, nelle nostre cliniche convenzionate in Croazia il costo pulizia dei denti è pari a €50,00 per un trattamento completo di tutti i servizi.

Ora che sai ogni quanto si fa la pulizia dei denti per mantenere il cavo orale al massimo della salute, non aspettare: se vuoi prenderti cura del tuo sorriso con il miglior rapporto qualità/prezzo, contattaci per sapere di più sulle nostre proposte di pulizia dei denti dentista in Croazia.

Quanto costa devitalizzare un dente in Croazia? Tutte le informazioni

quanto costa devitalizzare un dente - Dentisti Croazia

Quanto costa devitalizzare un dente in Croazia e come funziona l’intero processo? Scopri la risposta a queste e altre domande con i nostri specialisti.

Quando la salute orale necessita di un intervento importante e si scopre quanto costa devitalizzare un dente in Italia, una delle prime preoccupazioni è se è davvero possibile contenere la spesa senza pregiudicare la qualità dell’intervento. Anziché lanciarsi nella lotta dei prezzi o affidarsi a chi applica preventivi sospettosamente fuori mercato, però, oggi chi vive in Italia ha un’opportunità in più: visitare la Croazia e mettere il proprio sorriso nelle mani affidabili di cliniche testate, garantite e promosse da una squadra tutta italiana. Continua a leggere per saperne di più.

Quanto costa devitalizzare un dente? Croazia e Italia a confronto

Quanto costa una devitalizzazione di un dente? La risposta dipende dal Paese in cui viene effettuato il trattamento: se infatti in Italia il prezzo di un trattamento canalare oscilla solitamente tra i cento e i cinquecento euro, poco oltre i nostri confini l’investimento può essere decisamente inferiore.

La prova di questa convenienza sta nella crescente quantità di pazienti italiani che, una volta scoperto quanto costa devitalizzare un dente in Croazia, non esitano a spostarsi dalle proprie zone di residenza per potersi sottoporre a cure professionali spendendo una frazione di quanto preventivato dal dentista locale.

Ad esempio, ecco quanto costa la devitalizzazione di un dente in una clinica affiliata a Dentisti Croazia:

  • Devitalizzazione monocanalare: €50,00
  • Devitalizzazione bicanalare: €100,00
  • Devitalizzazione pluricanalare: €150,00

Come funziona la devitalizzazione di un dente? Il procedimento

Ora che abbiamo fatto chiarezza su quanto costa far devitalizzare un dente in Italia e in Croazia, è il momento di rassicurare chiunque debba sottoporsi a un trattamento canalare.

Indipendentemente dal Paese nel quale avrà luogo l’intervento, infatti, i professionisti italiani e croati adotteranno esattamente gli stessi protocolli (e utilizzeranno gli stessi utensili e i medesimi materiali, tutti certificati dall’Unione Europea).

Di seguito, quindi, rispondiamo alla seconda domanda più quotata sulla devitalizzazione dente: come funziona?

  1. diagnosi ed esame: con una radiografia, il dentista determina l’estensione del danno alla polpa del dente e valuta se la devitalizzazione è effettivamente necessaria;
  2. anestesia: prima di procedere con la cura canalare, il dentista eroga un’anestesia locale per garantire un trattamento indolore;
  3. apertura del dente: il dentista effettua un piccolo foro nella parte superiore del dente per raggiungere la polpa infetta;
  4. rimozione della polpa: la polpa danneggiata viene rimossa con cura e i canali radicolari vengono puliti e disinfettati;
  5. otturazione: i canali ormai vuoti vengono riempiti con un materiale biocompatibile in modo da sigillare il dente e prevenire nuove infezioni;
  6. restauro: al termine della devitalizzazione, il dente viene ricostruito con un’otturazione oppure con una corona in modo da rinforzarlo e ripristinarne la funzionalità.

Come funziona e quanto costa: devitalizzazione dente in Croazia

Ora che sai quanto costa la devitalizzazione del dente nel nostro Paese e nelle cliniche croate, probabilmente ti piacerebbe sapere di più sulle possibilità di cura all’estero. Se vuoi ottenere il massimo rapporto qualità/prezzo affidando la tua salute orale a professionisti internazionali seri e referenziati, Dentisti Croazia è la squadra che cercavi: contattaci per saperne di più.

Pulizia impianti dentali fissi: buone pratiche per il sorriso

pulizia impianti dentali fissi - Dentisti Croazia

Qual è il segreto per la perfetta pulizia impianti dentali fissi? Scopri come avere sempre un sorriso sano e bello curando ogni angolo del cavo orale.

I tuoi metodi di pulizia impianti dentali fissi sono già infallibili o pensi che potrebbero essere migliori? Se vuoi assicurarti di fare tutto il possibile per mantenere il cavo orale sano e ottenere un sorriso smagliante, questo approfondimento è per te.

Pulizia impianti dentali fissi: è davvero speciale?

Dal momento che un impianto di qualità si presenta estremamente simile alla dentatura naturale della persona, è legittimo chiedersi se una pulizia impianti dentali fissi “speciale” sia davvero necessaria.

La verità è che, nonostante siano in tutto e per tutto simili ai denti naturali, le strutture ancorate all’osso mascellare o mandibolare richiede alcune attenzioni particolari. Di seguito puoi trovare un elenco esaustivo delle buone pratiche da conoscere per sapere come pulire gli impianti dentali

Pulizia impianto dentale: cinque alleati

Per eseguire al meglio un protocollo di pulizia impianto dentale è molto importante dedicarsi quotidianamente alle operazioni di cura e tenere sempre in mente che in questa situazione è necessario impiegare anche alcuni strumenti appositi:

  1. Spazzolino: per effettuare una pulizia impianto dentale efficace ma non aggressiva, opta per uno spazzolino a setole morbide. Se usi uno spazzolino elettrico, assicurati che la testina non abbia setole eccessivamente dure e, se possibile, preferisci un modello con sensore di pressione. Per raggiungere le aree più remote del cavo orale, inoltre, puoi aggiungere un pratico spazzolino monociuffo;
  2. Filo: per una pulizia impianto dentale davvero profonda, usa un filo interdentale apposito con estremità rigide e lunghezza spugnosa;
  3. Scovolino: nel caso di spazi interdentali più ampi di quelli trattabili con il filo, ricorda di usare uno scovolino di diametro appropriato in modo da eseguire una pulizia impianti dentali profonda evitando l’accumulo della placca;
  4. Idropulsore: se dopo aver utilizzato gli strumenti precedenti hai ancora l’impressione che la tua operazione di pulizia impianti dentali non sia stata sufficientemente accurata, valuta di utilizzare un idropulsore, che con il suo getto d’acqua sottile e preciso rimuoverà ogni traccia di sporco;
  5. collutorio: per l’ultima fase della pulizia, scegli un collutorio specifico formulato per migliorare la salute del tessuto gengivale.

Pulizia degli impianti dentali: l’importanza della prevenzione

Ora che sai come pulire un impianto dentale fisso nel modo corretto, non ti resta che fare un ultimo passaggio: inizia sin da ora a pianificare il tuo prossimo appuntamento di controllo, perché per mantenere un impianto al meglio è essenziale lasciare che un professionista monitori con regolarità lo stato di salute del cavo orale.

Sapere come tenere puliti gli impianti dentali per evitare dolori, disagi e inutili rischi è fondamentale, così come affidarsi a un esperto: Contattaci per scoprire come possiamo esserti utili.

Protesi dentale fissa o mobile? Ecco le differenze

Protesi dentale - Dentisti Croazia

Quali sono le differenze tra una protesi dentale fissa e una mobile, e come si fa a capire qual è la soluzione giusta per ciascuno? Scoprilo con noi.

Una protesi dentale può essere di grande aiuto per ripristinare l’abilità masticatoria e l’estetica del volto in presenza di un cavo orale compromesso da estrazioni, malattie parodontali o traumi. In questo approfondimento analizziamo le caratteristiche che possono distinguere una protesi dentale in “fissa” o “mobile”: continua a leggere per saperne di più.

Protesi dentale: a chi può essere utile?

Le persone che ricorrono a una protesi dentale possono avere profili molto diversi tra loro poiché le problematiche che possono essere trattate con questo tipo di manufatto personalizzato sono molteplici.

Nei casi più frequenti, una protesi dentale è la soluzione scelta per affrontare una perdita parziale o totale dei denti dovuta a manifestazioni cariogene gravi, piorrea, età avanzata, bruxismo, erosione acida, traumi accidentali o problemi congeniti.

Protesi dentali: fisse o mobili?

Le protesi dentali possono essere suddivise in due categorie principali a seconda che i manufatti sostitutivi impiegati siano fissi oppure mobili. Di seguito scendiamo più in dettaglio riguardo le caratteristiche distintive delle due macro-famiglie di protesi dentali.

Protesi dentale mobile

Conosciuta in passato come “dentiera”, una protesi dentale mobile è un dispositivo completamente rimovibile che consente di ripristinare una dentatura perfetta sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale.

A seconda del caso, una protesi mobile dentale può essere impiegata sia all’interno di un cavo orale completamente privo di denti che in presenza di elementi dentari superstiti. In quest’ultimo caso, si può parlare di overdenture.

Riguardo l’ancoraggio della protesi mobile dentale, c’è una differenza sostanziale tra i dispositivi totali e quelli parziali, poiché i primi aderiscono alle mucose grazie all’effetto ventosa mentre i secondi vengono ancorati ai denti naturali attraverso speciali attacchi. Oggi, inoltre, è possibile optare anche per una protesi dentale mobile senza palato, una soluzione vantaggiosa che offre maggiore libertà di movimento alla lingua e che si dimostra particolarmente confortevole per chi presenta una sensibilità palatale aumentata.

Protesi dentale fissa

Una protesi dentale fissa può reggersi su impianti o su denti naturali e costituisce una soluzione definitiva per il ripristino di un cavo orale completo in tutti i suoi elementi.

Ancorandosi ai denti presenti tramite cementificazione oppure sostituendo le radici mancanti con apposite basi in titanio, infatti, una protesi fissa dentale consente di utilizzare gli elementi superstiti o gli impianti presenti per ottenere un risultato perfetto.

A differenza della controparte mobile, una protesi dentale fissa può essere rimossa esclusivamente da un dentista e non presenta rischi di mobilità o scarsa aderenza. Di contro, i suoi costi sono maggiori.

Protesi dentali: mobili o fisse?

Nonostante ci siano alcune valutazioni, come quelle sul prezzo, che possono essere fatte anche dal paziente, la scelta definitiva tra protesi dentali mobili o fisse andrebbe sempre compiuta in collaborazione con un professionista esperto.

Che tu propenda per un dispositivo mobile o per una protesi dentale fissa senza impianti, Dentisti Croazia può aiutarti a trovare la clinica perfetta per ritrovare una masticazione funzionale e un sorriso gradevole con il miglior rapporto qualità-prezzo.

Per avere più informazioni sulla media dei prezzi protesi dentali offerti dai nostri partner, contattaci .

Apparecchio dentale: scopri le diverse tipologie disponibili

Devi indossare un apparecchio dentale ma non sai ancora come sarà? In questa breve guida descriviamo le principali tipologie scelte dai professionisti.

Ogni apparecchio dentale è progettato e realizzato per trattare nel modo più efficace uno o più problemi specifici. Se pensi (o se già sai) che dovrai presto indossarne uno, questa breve guida ti aiuterà a fare chiarezza: continua a leggere per conoscere più da vicino le principali tipologie di apparecchio dentale.

Apparecchio dentale: fisso, mobile o invisibile?

Gli elementi che distinguono vari tipi di apparecchio dentale sono, prima di tutto, mobilità e visibilità. Questo significa che è possibile distinguere le soluzioni in fisse e mobili, ma anche in visibili e non visibili. Di seguito tracciamo una breve panoramica per ciascun apparecchio dentale in modo da presentarlo al meglio.

Apparecchio dentale fisso

L’apparecchio dentale fisso è costituito da fili metallici ancorati a speciali attacchi, chiamati “bracket”, e da un sistema di ganci ed elastici pensato per trattare i disallineamenti dentali. Particolarmente efficace, l’apparecchio dentale fisso è solitamente molto conveniente ma al contempo presenta un impatto estetico importante, che può essere mitigato utilizzando bande colorate o bracket trasparenti.

Apparecchio dentale mobile

L’apparecchio dentale mobile può essere utilizzato per correggere malocclusioni importanti oppure dismorfiosi (alterazioni ossee) dento-facciali. Composto da una base modellata arricchita da viti, molle ed archi, l’apparecchio dentale mobile ha anche un effetto ortopedico dal momento che contribuisce a guidare la corretta crescita delle basi ossee. Come dice il nome, inoltre, l’apparecchio dentale mobile può essere rimosso all’occorrenza, anche prima dei pasti, agevolando la pulizia

Apparecchio dentale trasparente

Chiamato anche “mascherina”, l’apparecchio dentale trasparente è un particolare tipo di ausilio mobile quasi invisibile che non ha alcun impatto sulla naturalezza del sorriso durante il trattamento.

Ogni apparecchio dentale trasparente è basato sulle impronte del singolo paziente e viene progettato al computer, e a differenza delle altre tipologie viene cambiato più frequentemente e in modo progressivo nel corso del riallineamento.

Nel caso dei nostri pazienti, quando si rende necessario un apparecchio dentale trasparente è la clinica partner di Dentisti Croazia ad occuparsi internamente della produzione, senza necessità di rivolgersi a laboratori di terze parti. La lavorazione diretta dell’apparecchio dentale trasparente, quindi, rappresenta un’ulteriore garanzia di precisione e celerità a tutela dei pazienti.

Apparecchi dentali: il mantenimento

Oltre agli apparecchi dentali terapeutici esistono anche soluzioni collaterali da indossare per mantenere il risultato raggiunto. In questo caso parliamo di apparecchi dentali post-terapia, che possono prendere la forma fissa di un filo di acciaio ancorato all’interno dell’arcata inferiore oppure la forma mobile di una mascherina trasparente (“bite”).

Apparecchi dentali: costi e tempi

Se stai valutando un intervento terapeutico sulla tua dentatura, probabilmente ti starai interrogando su due fattori relativi agli apparecchi dentali: costi e tempi.

Proprio come i tempi possono variare sensibilmente a seconda del problema da trattare, anche il prezzo di un apparecchio dentale invisibile o tradizionale può cambiare in modo significativo.

Se vuoi ottenere il miglior rapporto qualità/prezzo possibile, valuta l’opportunità di affidare la realizzazione e l’applicazione del tuo apparecchio dentale a una clinica del circuito Dentisti Croazia: potrai risparmiare fino al 50% rispetto ai preventivi italiani e il nostro team organizzerà il viaggio nei minimi dettagli. Vuoi saperne di più? Contattaci

Carie ai denti: cosa sono e come si curano

Carie ai denti -Dentisti Croazia

Cosa sono le carie ai denti, come si manifestano e in che modo possono essere curate? Scopri subito la risposta a queste e altre domande.

Le carie ai denti rientrano tra le patologie umane più diffuse insieme al raffreddore e alle malattie a carico delle gengive. Secondo l’Università di Sassari, il 63% degli adulti ha avuto a che fare con almeno una carie e il 48% ha perso almeno un dente per questo motivo. Se anche tu hai scoperto una carie ai denti o temi di averla, continua a leggere per saperne di più.

Carie ai denti: cosa sono?

Le carie ai denti sono malattie dentali caratterizzate dalla progressiva distruzione del dente, che a partire dallo smalto può farsi strada fino alla polpa.

A seconda della gravità, le carie ai denti possono essere classificate in cinque gruppi:

  • carie ai denti iniziale: una piccola macchia biancastra eliminabile con la fluorazione;
  • carie ai denti superficiale: una cavità che ha raggiunto la dentina, lo strato inferiore allo smalto;
  • carie ai denti profonda: una cavità che ormai interessa la maggior parte del corpo dentinale;
  • carie ai denti penetrante: si presenta un tentativo del dente di contrastare la carie che avanza;
  • carie ai denti perforante: la lesione ha raggiunto la polpa del dente e provoca dolore.

Carie dentale: cause principali

Tra le maggiori cause di carie dentale troviamo tre cattive abitudini e due motivazioni fisiologiche. Nel primo caso i colpevoli sono da rintracciare in fumo, cattiva alimentazione e igiene orale insufficiente, mentre nel secondo caso la carie dentale si sviluppa a causa di fragilità dei denti o di salivazione ridotta. 

Carie al dente: ecco i sintomi

Solitamente una carie al dente viene scoperta in due modi: durante un controllo di routine dal dentista oppure a seguito di una manifestazione dolorosa.

Nel primo caso, quando il soggetto non si accorge da solo di avere una carie al dente, si tratta solitamente di cavità superficiali che possono essere trattate in modo semplice e immediato. Se invece è proprio la persona colpita dalla carie al dente a richiedere l’intervento del dentista, purtroppo ci troviamo di fronte a una carie al dente più pronunciata che solitamente genera sensibilità dentale generalizzata oppure sensazioni di dolore o fastidio durante il consumo di cibi freddi o caldi.

Come curare le carie? Tecniche e soluzioni

Ora che abbiamo affrontato cause ed effetti di questo fastidioso fenomeno, passiamo alla questione più importante: come curare le carie?

Una volta che il problema è stato diagnosticato, è possibile risolverlo con cinque tecniche differenti a seconda della gravità della situazione:

  • trattamenti al fluoro: ideali per carie dentali superficiali, sono perfetti per rinforzare lo smalto;
  • otturazioni: estremamente popolari, le otturazioni consistono nel riempimento delle cavità con materiali appositi e consentono di curare quelle carie dentali che hanno già intaccato lo smalto ma non hanno ancora raggiunto la polpa del dente;
  • corone: quando le carie dentali aggrediscono il dente a tal punto da indebolirne la struttura, le corone sostituiscono la parte più esterna del dente (la corona naturale, appunto) con un apposito rivestimento artificiale;
  • devitalizzazione: se una carie dentale raggiunge il cuore del dente, l’unica possibilità è quella di rimuovere la polpa dentale e sostituirla con materiali compatibili;
  • estrazione: attualmente considerata come ultima spiaggia nella cura della carie, l’estrazione prevede la rimozione integrale di un dente eccessivamente compromesso.

Ora che sai come curare la carie che potresti aver sviluppato non ti resta che affidarti al professionista giusto: contattaci per conoscere più da vicino la convenienza di Dentisti Croazia.

Sbiancamento dentale in Croazia: costi e benefici

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Cos’è lo sbiancamento dentale, quanto costa e quali sono i vantaggi di farlo in Croazia? Scopri le risposte a queste e altre domande nell’articolo.

Cos’è lo sbiancamento dentale, quanto costa e quali sono le situazioni nelle quali si rende necessario? Se anche tu sogni un sorriso candido e smagliante, questo approfondimento è dedicato a te: continua a leggere per conoscere meglio lo sbiancamento dentale e scoprire i vantaggi di farlo in Croazia.

Sbiancamento dentale: cos’è e per chi è indicato?

Iniziamo dalla definizione: lo sbiancamento dentale professionale è un trattamento eseguito dall’odontoiatra o dall’igienista dentale, i quali usano uno speciale gel e la luce proveniente da una lampada a raggi ultravioletti per scomporre le molecole che causano l’ingiallimento.

Ma quali sono le ragioni che ci spingono a richiedere una seduta di sbiancamento dentale?

Prima di tutto è importante ricordare che un sorriso tendente al giallo non è sempre sinonimo di cattiva igiene orale: molto spesso, infatti, nonostante spazzolate regolari e uso di prodotti di qualità, lo smalto tende a scurire e a perdere il suo naturale candore. In questi casi, una sessione di sbiancamento dentale con perossido di idrogeno o perossido di carbammide rappresenta la soluzione migliore per ritrovare un sorriso dalla colorazione uniforme e luminosa.

Sbiancamento dentale: costi e durata nel tempo

Ci sono due informazioni essenziali sullo sbiancamento dentale: costi da affrontare e durata dei risultati nel tempo. Per valutare correttamente se vale o meno la pena di investire in un trattamento di questo tipo, infatti, è importante sapere a quanto ammonta il costo dello sbiancamento dentale e per quanto tempo il sorriso resterà chiaro e scintillante. Scopriamolo insieme. 

Quanto costa uno sbiancamento dentale in Italia?

Se stai pensando di sottoporti a questo tipo di trattamento, probabilmente ti starai chiedendo anche quanto costa uno sbiancamento dentale. La risposta, in questo caso, non è univoca: a seconda di dove sceglierai di ricevere il trattamento, infatti, i prezzi potrebbero essere molto diversi. In Italia, per esempio, i costi dello sbiancamento dentale oscillano solitamente tra i 300 e i 700 euro.

Quanto costa lo sbiancamento dentale in Croazia?

Ora che sai quanto costa lo sbiancamento dentale nel nostro Paese, ti offriamo un’alternativa “dietro l’angolo”: nelle nostre cliniche affiliate in Croazia, il medesimo trattamento, effettuato con gli stessi prodotti con certificazione europea, ha un costo di soli 110 euro.

Quanto dura lo sbiancamento dentale?

A seconda delle abitudini di ciascuno, i risultati di una sessione di sbiancamento dentale possono durare da uno a tre anni, nonostante ci siano persone che riescono a conservare uno smalto più bianco e luminoso fino a dieci anni.

Per stimare correttamente quanto dura lo sbiancamento dentale nel singolo caso, quindi, è importante valutare se la persona che si sottopone al trattamento è disposta a osservare un’igiene orale rigorosa e a condurre uno stile di vita sano che limiti le cause di ingiallimento.

Ti piacerebbe risolvere i tuoi problemi odontoiatrici e cogliere l’occasione per regalarti un trattamento di sbiancamento dentale professionale? Contattaci subito: il nostro team è a tua disposizione.

Corona dentale: ceramica o zirconio? Ecco i motivi della scelta

corona dentale ceramica

Quando si sceglie una corona dentale, ceramica e zirconio sono senz’altro i materiali favoriti. Scopri di più sulle loro caratteristiche e differenze.

C’è una domanda in particolare che sorge spontanea quando si sceglie il materiale di una corona dentale: ceramica oppure zirconio? In questo articolo approfondiamo il tema in modo semplice e adatto a tutti: continua a leggere per saperne di più.

Corona dentale: ceramica o zirconio?

Nella scelta di una corona dentale, ceramica e zirconio rappresentano i materiali più popolari – ma qual è la differenza?

Anche se parliamo di due opzioni ugualmente sicure, performanti e qualitativamente affidabili, è bene conoscerle per compiere una scelta informata. Nel prossimo paragrafo evidenziamo quali sono le differenze tra una corona dentale in ceramica e una in zirconio.

Corone dentali in ceramica: caratteristiche e vantaggi

Le corone dentali in ceramica sono biocompatibili, ossia non hanno effetti collaterali dannosi per la persona che riceve l’impianto. Questa caratteristica riduce il rischio di rigetto e contribuisce a far sì che questo materiale per corone dentali si mantenga inalterato a lungo, assicurando la permanenza dell’impianto. Inoltre, grazie al colore naturale dellecorone dentali in ceramica sarà davvero difficile riconoscere l’impianto dalla dentatura originaria, una grande rassicurazione per chi teme di ritrovarsi con un sorriso dall’aspetto artificiale.

Infine, le corone dentali in ceramica rappresentano un’opzione economicamente accessibile per chi desidera ottenere un buon risultato anche con un budget modesto.

Corona dentale in zirconio: caratteristiche e vantaggi

Dopo aver riassunto le proprietà delle corone in ceramica è il momento di sintetizzare i pregi di una corona dentale in zirconio. Anche in questo caso parliamo di un materiale per corone dentali biocompatibile, un metallo simile al titanio che non presenta rischi per l’organismo che lo ospita.

Una corona dentale in zirconio è particolarmente solida e resistente e assicura la massima durata della protesi. A livello estetico, inoltre, lo zirconio risulta estremamente naturale: il suo aspetto delicatamente traslucido, infatti, replica alla perfezione quello dei denti originari.

Miglior materiale per corona dentale: ceramica o zirconio?

Come avrai intuito, il miglior materiale per corona dentale può essere tanto la ceramica quanto lo zirconio: trattandosi di due opzioni ampiamente testate e di qualità, la scelta va compiuta sulla base delle esigenze del singolo paziente in riferimento a tempi, aspettative e budget.

Al di là del materiale per corone dentali che verrà scelto, infatti, una clinica dentale affidabile e moderna saprà ripristinare al meglio la funzionalità e l’estetica dei tuoi denti.

Corona dentale: materiali, costi e procedimenti

In questo paragrafo riassumiamo brevemente le risposte ad alcune domande frequenti sulle corone dentali (materiali, prezzi e trattamenti):

  • Cosa sono le corone dentali?

Per “corona dentale” si intende una protesi fissa che va a coprire o ricostruire la parte di dente visibile all’interno del cavo orale.

  • Come si mette una corona dentale?

L”installazione di una corona dentale avviene tramite cementazione con il dente originale o con ciò che ne resta.

  • Quanto costa una corona dentale in ceramica?

Il prezzo di una corona dentale in ceramica presso le strutture partner di Dentisti Croazia è di circa €330,00 con la possibilità di ottenere sconti personalizzati in fase di preventivo.

  • Quanto costa fare una corona dentale in zirconio?

Il prezzo di una corona dentale in zirconio presso le strutture partner di Dentisti Croazia è di circa €330,00 con la possibilità di ottenere sconti personalizzati in fase di preventivo.

  • Quanto dura una corona dentale in zirconio? E una corona in ceramica?

Una corona dentale in zirconio ha una durata media che oscilla tra i dieci e i quindici anni. La permanenza di una corona dentale in ceramica, invece, è di circa dieci.


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