Cosa ha sentito chi ha provato la sedazione cosciente in occasione dell’estrazione dei denti del giudizio? Scoprilo con questo approfondimento.
Hai mai avuto occasione di confrontarti con chi ha provato la sedazione cosciente dal dentista? Leggi l’approfondimento per conoscere più da vicino cos’è e come funziona questa straordinaria combinazione di analgesia e rilassamento profondo.
Cosa significa “sedazione cosciente”?
Iniziamo dal principio, cioè spiegando cosa vuol dire “sedazione cosciente”: con questa espressione si fa riferimento a un annullamento delle sensazioni dolorose accompagnato dalla produzione farmacologica di un profondo stato di quiete, che però non equivale al sonno.
Che cos’è la sedazione cosciente?
A differenza dei metodi di anestesia tradizionali, la sedazione cosciente consente di mantenere il paziente collaborativo per tutta la durata dell’intervento, assicurando che possa eseguire semplici istruzioni pur restando in uno stato di totale rilassamento.
A chi si chiede se con la sedazione cosciente si sente dolore, rispondiamo con certezza che non è così: questo tipo di sedazione, infatti, prevede comunque l’impiego di farmaci analgesici. Al termine della sedazione, spesso il paziente non ricorda nulla dell’intervento se non la piacevolezza del riposo.
Come funziona la sedazione cosciente?
Per spiegare come funziona la sedazione cosciente ripercorriamo passo dopo passo tutte le sue fasi:
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valutazione: come prima cosa, il medico raccoglie l’anamnesi del paziente per stabilire idoneità e dosaggio dei farmaci;
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somministrazione: analgesico e sedativo vengono somministrati tramite mascherina nasale e/o per via endovenosa;
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rilassamento: in pochi minuti il paziente avverte una rapida e piacevole sensazione di calma e leggerezza, pur restando in grado di comunicare;
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trattamento: il dentista esegue i trattamenti necessari potendo contare su un paziente collaborativo e totalmente privo di ansie o paure;
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termine della sedazione: quando l’inalazione e l’infusione vengono interrotti, i loro effetti svaniscono in pochi minuti senza strascichi fastidiosi.
Quali sono le motivazioni di chi ha provato la sedazione cosciente?
Le ragioni che hanno spinto chi ha provato la sedazione cosciente a richiedere questo tipo di sedoanalgesia possono essere diverse: vediamo le principali.
Nella maggioranza dei casi, chi sceglie la sedazione cosciente soffre di odontofobia o di profondi stati d’ansia. In questo caso, il trattamento contribuisce a ridurre stress e tensione emotiva rendendo l’esperienza più serena.
Un altro grande gruppo è costituito da chi deve affrontare interventi particolarmente lunghi e/o complessi, perché la sedazione mantiene il paziente tranquillo e collaborativo per archi di tempo anche molto ampi.
In ultimo, tra chi ha provato la sedazione cosciente troviamo anche pazienti affatto o poco collaborativi (come i bambini e alcune persone con disabilità); soggetti con riflesso del vomito particolarmente accentuato e pazienti con patologie cardiovascolari che devono evitare o minimizzare gli stati di stress.
Estrazione dente del giudizio in sedazione cosciente
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Scegliere la sedazione cosciente per estrazione dente del giudizio, infatti, è un’ottima idea in tutti quei casi in cui l’operazione genera nel paziente ansia, paura o senso di disagio, in modo da garantire sia a lui che all’odontoiatra le condizioni d’intervento più adatte.
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